Riflessioni riguardo al libro Stagioni Diverse di Stephen King

Benvenuti in questa riflessione sul libro Stagioni Diverse di Stephen King.

NOTA

Su questo articolo non ci sono parti del libro, ma solo alcune riflessioni dell’autore. Attenzione potrebbero esserci degli spoiler.

In quanto questo libro è diviso in quattro macro-capitoli anche questa riflessione sarà divisa in quattro parti


L’eterna primavera della speranza

L’eterna primavera della speranza

In questo macro-capitolo mi ha meravigliato la tranquillità con cui è stata raccontata la vicenda.

Il narratore e protagonista secondario, Andy, racconta tutta la vicenda in modo molto tranquillo.

All’inizio non sembra molto chiara questa sua tranquillità, in quanto la storia è ambientata in carcere, con stupri,…

Al contrario si penserebbe più corretto un tono molto più duro, più “diffidente”.

Questo atteggiamento, secondo me, è dovuto, oltre al carattere del personaggio, molto meticoloso, anche dal finale del capitolo.

Alla fine del capitolo il narratore vuole cambiare, essere un uomo migliore.

Per fare ciò imita il carattere di un suo caro amico, e protagonista del capitolo. Cerca quindi di essere tranquillo e cauto come il protagonista della storia.

La motivazione della tranquillità di tutto il capitolo è non, solo, dell’ultima parte è che il racconto sarebbe stato scritto poco prima di uscire dal carcere, quindi già con un “comportamento ideale”.


L’estate della corruzione

L’estate della corruzione

In questo secondo macro-capitolo mi sono sorpreso come lo scrittore, Stephen King, sia riuscito ad inserire due differenti personalità nel protagonista. Infatti c’è un progresso di una delle due, fino al quasi sovrastamento dell’altra.

La vicenda parte con un ragazzo molto bravo e che si impegna molto in ciò che fa. Questo ragazzo ha una “passione” i campi di concentramento.

Per “caso” riconosce un ex-nazista, lo ricatta per sapere sempre di più sui campi di concentramento e non solo.

Quì cresce il suo lato “oscuro”, non è più il braccio ragazzo con ottimi risultati, ma è un maniaco a cui interessa solo sapere di più sul periodo di Hitler.

Questa sua ossessione, pian pianino, lo ha condotto ad un allontanamento dalla figura del bravo ragazzo.

Ad un certo punto, fingendosi, in mente sua, un nazista, inizia ad uccidere chi per lui erano un peso inutile per la società: i barboni.

L’abilità dello scrittore, secondo me, è stata nel contenimento, in pubblico, di questo suo carattere. Infatti riuscirà a nasconderlo fino alla morte del nazista che ha conosciuto.


L’autunno dell’incoscenza

L’autunno dell’incoscenza

In questo macro-capitolo ho riposto particolare attenzione alla rivalità/ paura che c’è tra i due fratelli: Vern e Billy.

Questa storia è concentrata su Billy, un delinquente.

Billy fa parte di una compagnia di malfattori. Il quel gruppo si rubava, si compiendo atto a delinquere, ecc.

Ad un certo punto della storia uccidono, addirittura, un uomo.

Il fratello Vern, il quale conosce sia la situazione del fratello che quella della compagnia viene a sentire, per caso dell’omicidio.

Sorprendente, a parer mio, è il fatto che non cerca di far incastrare il gruppo, a lui ostile, ma l’unica cosa che fa è di scappare.


Una storia d’inverno

Una storia d’inverno

Riguardo a quest’ultimo macro-capitolo la mia attenzione è stata rivolta all’entrata del protagonista nel club, aforisma della socializzazione.

Il protagonista di questa storia, David, viene invitato, ed accolto, da un club di anziani.

Il dubbio che gli è sorto è stato il disturbo che avrebbe provocato da un suo ritorno. Infatti teme di non essere ben accolto.

In seguito comprenderà che non era disturbante la sua presenza, al contrario era gradita.

Secondo me da quest’ultimo capitolo si può trarre una morale: non bisogna bloccarsi nel socializzare, al peggio si rischia di fare una brutta figura, al meglio di trovare un gruppo solidale con cui passare il tempo.


Spero che questa mia opinione su questo libro sia stata gradita.

Se per caso avete un’opinione differente, anche se solo parzialmente, potete scriverla nel box dei commenti.

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